domenica 6 aprile 2008

Il miraggio pillola del giorno dopo tra medici obiettori e consultori chiusi

l’Unità 6.4.08
Il miraggio pillola del giorno dopo tra medici obiettori e consultori chiusi
Un´impresa farsela prescrivere nel weekend. Dopo il caso di Pisa, viaggio in asl e ospedali di tutta Italia
di Caterina Paolini

A Roma: "Il bambino potrebbe nascere lo stesso ma deforme" A Napoli: "È un farmaco mortale"

ROMA - Pillola del giorno dopo: un miraggio nei weekend. Quando è un´impresa ottenere la ricetta tra consultori chiusi, medici obiettori ed ospedali gestiti da religiosi come il Galliera di Genova dove il no è la regola. Perché non solo a Pisa il diritto alla pillola, stabilito per legge, viene negato. E comunque se e quando ti fanno finalmente la prescrizione, è una conquista sudata spesso con ore di attesa e umiliazioni. Segnata da giri da un capo all´altro della città chinando il capo davanti a medici obiettori, a gente «che ti guarda e ti fa sentire la persona peggiore della terra. Che ti dice che il bambino potrebbe comunque nascere deforme e con problemi mentali». Ore a insistere con «la paura di essere incinta e l´incubo altrimenti di dover affrontare un aborto», passando per cinque tra ospedali, consultori chiusi, telefonate alla guardia medica. Così racconta Marianna, signora romana che dopo un rapporto non protetto col marito ha attraversato la capitale ricevendo dinieghi a ripetizione. Bussando al Sant´Eugenio e Forlanini prima di avere finalmente la ricetta al Cto Garbatella.
E la sua non è un´eccezione. Lo conferma il viaggio delle croniste di Repubblica nelle maggiori città italiane che hanno avuto attese e risposte diverse nel weekend, quando molti consultori sono chiusi e i medici di conoscenza - tutti possono fare la ricetta senza obbligo di esami o visite - è in vacanza e non si sa a chi rivolgersi. Così c´è chi al Galliera di Genova ha ricevuto un no secco, chi a Palermo è stata mandata in reparto in attesa del ginecologo per la visita, mentre un´altra ragazza a Napoli dopo essersi vista negare da una dottoressa la pillola perché «è un farmaco mortale e io sono contraria anche agli anticoncezionali», ha avuto la prescrizione dopo essere stata informata sui rischi e aver firmato che era la prima volta.
E se a Bologna le guardie mediche sono disponibili 24 ore su 24, e a Bari le croniste hanno ottenuto tre prescrizioni su tre ospedali visitati, a Milano, nonostante la maggioranza di medici obiettori, assicurano di garantire il servizio. Come all´ospedale Sant´Anna di Torino dove si può avere la pillola del giorno dopo in qualsiasi momento, dice il medico Guido Viale. Ed è lì che si rivolgono le donne dopo aver ricevuto rifiuti motivati dall´assenza del ginecologo all´obiezione in altri ospedali cittadini. Di sabato anche a Firenze è faticoso avere la ricetta: solo un consultorio su otto risponde e comunque non c´è il ginecologo. Ospedali e guardie però funzionano: due ore di attesa al Torre Galli, 25 euro di ticket per la ricetta con tanto di farmaco antivomito. Tempi ridotti e prescrizione gratis invece alla guardia medica. Unica spesa gli 11 euro e 20 in farmacia per la pillola.

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