martedì 15 aprile 2008

Bibbia e Corano contro Darwin

Corriere della Sera 15.4.08
Inedita alleanza fra insegnanti cristiani e musulmani: da Bruxelles parte un'indagine ministeriale
Bibbia e Corano contro Darwin
In molte scuole del Belgio gli insegnanti boicottano l'evoluzionismo
di Luigi Offeddu

BRUXELLES — Charles Darwin ha un suo angolino nei programmi della scuola pubblica belga come in quelli di altre scuole europee, le sue teorie sull'evoluzione della specie e sull'uomo «parente» dell'orango sono materia di studio per tutti i ragazzi dai sedici anni in su. Ma per alcuni dei loro professori di biologia o scienze naturali sono invece bugie, in contrasto con le loro convinzioni personali, bugie non meritevoli di essere insegnate: credono infatti che non l'orango, ma una divinità onnipotente, sia all'origine dell'avventura umana e di tutta la creazione, e questo insegnano ai loro alunni. Sostengono cioè il creazionismo o al massimo la teoria del «disegno intelligente», in opposizione all'evoluzionismo darwiniano. E alla divinità creatrice danno il nome di Dio, o di Allah: perché sono professori cristiani e professori musulmani, per una volta sostanzialmente d'accordo.
Li accomuna, fra l'altro, anche la reazione delle autorità: dopo le proteste di colleghi e di genitori «laici», che parlano di indebita propaganda clericale, il ministero dell'Istruzione ha deciso di spedire ispettori nelle scuole dove più si discute sulle idee del vecchio Darwin, e sulle pagine della Bibbia o del Corano.
Queste scuole sono almeno una sessantina soltanto nella comunità francofona, e sono le stesse dove ora il ministero ha inviato una delegazione formata da tre ricercatori universitari, per studiare quello che sta accadendo. La stessa comunità francofona — che notoriamente non naviga nel-l'oro, ma è assai meno ricca di quella fiamminga — ha stanziato 138 mila euro per l'indagine, secondo quanto riporta il quotidiano «Le Soir»: un'altra conferma di quanto il problema sia sentito.
A discutere, sono soprattutto giovani insegnanti di biologia, fra i quali alcuni «stagisti» giunti dai paesi del Maghreb nordafricano nel quadro dei programmi di cooperazione internazionale. Sarebbero loro, più di tutti gli altri, che avrebbero sentito come un'imposizione dall'alto il dovere di attenersi ai programmi ufficiali, soprattutto nelle parti che riguardano l'origine del mondo vivente. E per loro, non c'è davvero nulla da fare: per loro ha ragione Adnan Oktar meglio noto come Harun Yahya, Harun il turco, l'autore de «L'Inganno dell'evoluzione », dell'«Atlante della creazione », e di altri duecento libri e libelli che bollano l'evoluzionismo di Darwin come «una filosofia disonesta che ha soggiogato moltitudini di esseri umani».
L'anno scorso, proprio alcuni di questi insegnanti portarono nelle aule l'«Atlante della creazione», come corredo di battaglia contro le contestazioni degli alunni e dei colleghi darwinisti. Ne scaturì un putiferio, che fu poi il prologo di quello attuale: l'allora ministro francofono per il dialogo interculturale, l'oriunda siciliana Marie Arena, diffuse una circolare in cui si ammoniva contro l'uso di quel testo, che non era previsto dai programmi ufficiali. Ma a quanto pare, il verbo di Yahya continua a circolare, adottato in qualche caso anche da professori cristiani. Nato ad Ankara 52 anni fa, fondatore di un'associazione accusata di mescolare «il misticismo con la retorica scientifica», Yahya è un personaggio controverso ma con un certo seguito in vari Paesi. Alla fine degli anni Novanta, distribuì in tutta la Turchia migliaia di volantini e di copie gratuite delle sue opere, incitando a una campagna contro l'evoluzionismo che veniva presentato come una dottrina malvagia, assimilabile al nazismo, al materialismo storico, al comunismo staliniano. Allora come oggi, Yahya trovò ascolto anche in qualche università. Sostiene fra l'altro che «i reperti fossili sono forse la prova più importante per demolire le affermazioni della teoria dell'evoluzione, poiché essi rivelano che le forme di vita sulla Terra non hanno avuto il benché minimo cambiamento e non si sono mai sviluppate l'una dall'altra».
Conclusione: per lo studioso turco c'è un «fatto indiscutibile», ed è quello che «gli esseri viventi non sono venuti alla vita attraverso i processi immaginari dell'evoluzione. Ogni essere vivente mai prima esistito sulla Terra è stato creato da Dio».

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